Guardare
Guardare in questa Casa, in questo luogo, è vivere i colori del Mediterraneo. Questo nostro mare che è stato culla delle civiltà, teatro di scontri e battaglie tra le genti che lo abitavano, ma anche e soprattutto di scambi: di merci e di saperi.
Un mare celebrato nel mito dove Ulisse si perse, continuando a vagare nella sua disperata ricerca della via del ritorno.
Guardo, da questa Casa, sull’orizzonte, una vela che si tinge di rosso, all’alba e al tramonto, alla par-tenza ed al ritorno nel ritmo, immutabile dell’universo.
Mario Molinari
Scultore (Italia)
Guardare il Mediterraneo, dalla Maison di Michele e Rita, ha significato per me riappropriarmi della vita. All’inizio degli anni ’90, tra “asilo ed esilio”, era il tempo della mia partenza dall’ex Jugoslavia e dai Balcani in fiamme, del mio trasferimento dalla Francia in Italia, da Parigi a Roma.
Mi accompagnavano l’incertezza e l’angoscia. La fraterna amicizia con Michele ed il legame con questa magica Maison des Alliances produssero discussioni e riflessioni su questo nostro mare.
Si protrassero per giorni, settimane, mesi, anni.
In questa Maison nacque la Fondazione Mediterraneo, in questa Maison sono state scritte pagine di storia: i nostri invitati arrivarono da ogni parte, dal Sud dell’Europa e dal Nord Africa, dalla Palestina e da Israele, dai Balcani e soprattutto dalla Bosnia nella quale si conduceva una sanguinosa guerra.
Ospitammo uno dei maggiori poeti bosniaci della nostra epoca, Izet Sarailić: dedicò a Michele versi e parole indimenticabili, guardando, da questa Maison, il Mediterraneo…
Predrag Matvejević
Scrittore (Croazia)
(da “Nostro Mare Nostro”, ed. DLibri)